L’Agec deve tornare a essere al servizio dei cittadini


Agec Verona

Da diverso tempo l’Agec di Verona è stata interessata da pesanti e gravissime situazioni, che hanno coinvolto l’intera dirigenza. Questi fatti hanno condizionato pesantemente la sua gestione nonostante l’impegno profuso dal suo personale interno, che si è fatto carico di sopportare e spesso sopperire anche a carenze gestionali che tali fatti hanno determinato.

La Cisl di Verona, nell’intento di voler favorire il superamento di difficoltà, ancora pesantemente presenti, quali la nomina  da parte del consiglio di amministrazione di un direttore generale, ritiene in primo luogo sottolineare che l’Azienda deve al più presto tornare a garantire i suoi servizi istituzionali, fra questi:

  1. la gestione delle politiche abitative e delle famiglie con una costante verifica e controllo delle varie situazioni che riguardano i circa 4.000 alloggi dati i locazione, nonché l’attuazione di quanto previsto dalla legge regionale n. 10/96, in materia di graduatorie previste della legge per le nuove assegnazioni, per la verifica dei casi di decadenza dalla assegnazione, per la gestione dei casi di mobilità e di cambio di alloggio, per la gestione del bando generalizzato e delle altre numerose situazioni che riguardano gli inquilini, compreso le manutenzioni ordinarie e straordinarie;
  2. la gestione delle 13 farmacie, rilevate dal comune di Verona mediante l’accensione di un pesante mutuo a titolo oneroso, i cui costi hanno inciso e continuano a farlo sul conto economico del bilancio della Azienda;
  3. la gestione del servizio per la preparazione e distribuzione nelle decine di sedi scolastiche di circa 15.000 pasti giornalieri, durante le attività previste nel corso dell’anno scolastico;
  4. la gestione dei servizi per il trasporto e le  onoranze funebri dei 23 cimiteri del territorio comunale di Verona, compreso il cimitero monumentale ed il delicato servizio relativo alle cremazioni.

Queste “incombenze” presuppongono una “squadra” che non esiste!

Non esiste, perché nonostante  la nomina in data 11 dicembre 2014, del direttore generale, due consiglieri di amministrazione, e precisamente Bisdomini e Pomari, hanno ritenuto di dover richiedere la  convocazione di una seduta straordinaria del consiglio, per verificare se le deliberazioni assunte in quella data fossero legittime o passibili di probabili vizi di forma.

Perché solo dopo? Da chi sono stati “ispirati”? Il presidente Galli Righi, ad ogni buon conto ha ritenuto di poter convocare un nuovo consiglio straordinario per venerdì 9 gennaio corrente anno, ove il consiglio ha ritenuto di dover rinviare ogni decisione e di chiedere  ad un tecnico esterno un “parere pro veritate” sulla procedura della precedente  votazione.

Di fronte a questi fatti la Cisl di Verona configura il comportamento del presidente e dei consiglieri come  inadeguato a gestire l’Azienda, che rappresenta per il sindacato un patrimonio inestimabile, storico e come tale da essere messo nelle condizioni di poter funzionare in tutta la sua potenzialità.

La Cisl  pertanto, invita il presidente Galli Righi a voler conferire incarico al presidente del collegio sindacale dell’Agec, affinché provveda a  convocare l’assemblea del socio unico, il Comune  di Verona, per deliberare la decadenza dall’incarico dei consiglieri per fatti censurabili di rilevante gravità, e per il mancato rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sulla assenza di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile indispensabile per il controllo del suo funzionamento.

Il Comune di Verona intervenga con la determinazione necessaria per il bene di Agec e dei cittadini veronesi.


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