XIX° Congresso Provinciale Fim Cisl Verona


“Quale futuro per il lavoro? Costruiamolo nel presente, sostenendo una nuova dimensione collettiva.”

Si è concluso mercoledì 27 febbraio il XIX^ congresso della Fim CISL di Verona che ha confermato alla guida della federazione metalmeccanici veronese Massimiliano Nobis.

Nel Corso del dibattito del congresso, a cui hanno partecipato 163 delegati in rappresentanza dei 4.400 iscritti, sono emerse le difficoltà nel ricoprire il ruolo di Rsu in quanto segnati dagli effetti della crisi. Trattare le situazioni aziendali, è emerso, è difficile sia per i temi (calo degli ordini, mancata conferma di lavoratori a termine, proseguo della cassa integrazione, ecc.) sia perché il più delle volte non si hanno spazi di contrattazione e l’azione non può che fermarsi alla “presa d’atto”. E’ difficile esercitare un ruolo di rappresentanza, che nella maggioranza dei casi è difensiva.

Nonostante questo, i delegati hanno partecipato al congresso portando un contributo importante al dibattito, con la convinzione che l’azione di rappresentanza nei luoghi di lavoro rimane importante per cercare di dare un futuro al lavoro e segnali speranza ai lavoratori.

Nella relazione, il Segretario Nobis, ha sottolineato come ci sia la necessità di un cambio radicale di paradigma che si allontani dalle fallimentari teorie liberiste. La politica deve riacquistare il suo ruolo di guida delle scelte politiche e finanziarie. In particolare i mercati finanziari, oggi ancora colpevolmente privi di regole, devono tornare ad essere strumento capace di dare slancio e respiro dell’economia reale.

E’ stato sottolineato,come le politiche industriali, oltre che sostenere la crescita nei settori di alto valore aggiunto, dovranno considerare anche l’inevitabile tramonto del regime energetico fondato sull’utilizzo dei combustibili fossili a favore di un regime energetico che utilizzi energie cosiddette rinnovabili in un’ottica non solo di rispetto dell’ambiente, ma di una maggiore e più equa distribuzione dell’accesso alle fonti.

Durante il dibattito è emersa la necessità di un nuovo pensiero civico, nel quale ciascuno partecipi alla costruzione del bene comune. In quest’ottica, si deve lasciare le logiche individualiste che hanno concorso ad alimentare l’attuale crisi, favorendo la diffusione di soluzioni mutualistiche, anche contrattuali, in particolare nel campo della previdenza e dell’assistenza. La Fim di Verona è convinta che un nuovo pensiero non possa prescindere dalla centralità del lavoro.

Tra le varie attenzioni da porre al dibattito congressuale confederale, la Fim di Verona proporrà alla Cisl nazionale di farsi promotrice di una raccolta di firme per chiedere al più presto una riforma del sistema elettorale che, sulla scorta delle migliori esperienze europee (ad esempio quella francese), garantisca al nostro paese un governo stabile ed efficace.

Allegato documento


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