Uniti si vince


In queste fredde giornate d’inverno, dove spesso la neve e il gelo ricoprono strade e marciapiedi, le persone camminano con incedere attento per non scivolare. Spesso chi è più anziano si appoggia a chi è più giovane e il più delle volte l’aiuto avviene  tra sconosciuti.  La necessità del caso non permette molti complimenti. La situazione ci ricorda che le persone in caso di bisogno si aiutano sulla base di un istinto ancestrale o solamente umano. La solidarietà tra simili, di per sé scontata e naturale. Quando filtrata da pregiudizi o messaggi sbagliati scompare in egoismi figli  dell’umana debolezza.

Alcune sere fa nel corso di una trasmissione televisiva RAI, un giornalista rivolgendosi a un gruppo di giovani presenti ha affermato che i responsabili della situazione giovanile sono gli anziani sempre più numerosi nel nostro paese. In quanto, a suo parere, il pagamento delle pensioni e l’assistenza sanitaria impedirebbe gli investimenti per combattere la disoccupazione. Io credo che l’affermazione fatta, in quel contesto di grande visibilità, sia oltre che assolutamente sbagliata, culturalmente pericolosa come sempre accade quando si tenta di inserire divisioni in un paese. Nord contro sud, giovani contro anziani, immigrati contro italiani. Chi ha la responsabilità politica e mediatica ha la responsabilità di unire non di dividere per un facile ed immediato consenso. Chi divide non ha tra le sue volontà quella di costruire.

In queste settimane la CISL di Verona e la federazione dei pensionati CISL hanno spedito a tutti i sindaci della provincia di Verona una richiesta d’incontro per valutare l’incidenza della spesa comunale in tutti quegli ambiti d’interesse sociale. Per discutere e se è possibile orientare capitoli di spesa verso situazioni di bisogno rispetto ad altre forse meno urgenti. Recentemente, in occasione di un incontro tra pensionati CISL, a San Giovanni Lupatoto, l’assessore al sociale del comune ha chiesto alle persone presenti la disponibilità di un po’ del loro tempo per accompagnare, con un mezzo messo disposizione del comune, le persone anziane o inabili, all’ospedale per visite o prelievi per analisi. In quel momento stava avvenendo un esempio di solidarietà sociale molto importante, il comune dimostratosi disponibile anche economicamente alle necessità delle persone anziane ma chiedeva loro un contributo in termini di tempo per coloro che erano in una situazione ancor più di necessità. Il volontariato non solo come elemento di sostegno economico alla società ma di sviluppo e crescita sociale delle persone.

Ecco che la decisione del taglio del 5 per mille alle associazione di volontariato non è giustificabile nemmeno economicamente in quanto si dovrebbe sapere che un euro investito nel volontariato ha un moltiplicatore esponenziale dato da chi mette gratuitamente a disposizione il proprio tempo. Cosi come la neve e il ghiaccio ci unisce nel tentativo di darci forza e equilibrio la crisi che stiamo vivendo ci riporti quei valori che abbiamo perso, solo perché eravamo tutti conviti che diventando ricchi e benestanti potevamo fare a meno dell’aiuto degli altri.

Massimo Castellani
Segretario generale Cisl Verona


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