Sciopero pubblico impiego: è ancora lo strumento giusto?


Interrompere il servizio al cittadino è ancora lo strumento giusto? Una manifestazione il sabato o la domenica, un sit-in, una pubblica assemblea, riescono benissimo ad esprimere lo sdegno, la contrarietà ed anche la rabbia rispetto a certi provvedimenti del Governo senza creare disagio.

In un ospedale e nei servizi sanitari in generale, nel giorno di sciopero, per garantire i servizi minimi, devono essere presenti di regola più dipendenti di quelli richiesti in una normale giornata di lavoro. Negli altri comparti pubblici: Ministeri, Comuni, Enti e Agenzie, tra procedure di raffreddamento e tempistiche da rispettare l’impatto dello sciopero si esaurisce, quasi sempre, in qualche piccolo disservizio ed in un po’ di disagio essendo esclusa, ovviamente, la possibilità di arrecare un pregiudizio economico alla “controparte”.

I dipendenti pubblici hanno capito perfettamente che, nel loro specifico, lo sciopero é un’arma che può e deve essere usata solo con molta …” Intelligenza”. E lo dicono chiaramente! Le percentuali di adesione agli ultimi scioperi proclamati parlano da sole… Basterebbe voler ascoltare. La Cisl sta da tempo dicendo che una manifestazione il sabato o la domenica, un sit-in, una pubblica assemblea, riescono benissimo ad esprimere lo sdegno , la contrarietà ed anche la rabbia rispetto a certi provvedimenti del Governo.
Alla fine però se veramente vogliamo tutelare i lavoratori pubblici più che gli scioperi urlati servono le ” buone idee” e la convinzione e la tenacia necessarie per perseguirle.


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