Molestie sul lavoro, un silenzio assordante


L’ultima indagine Istat tra il 2008 e il 2009, ha calcolato che circa la metà delle donne in età 14-65 anni (10 milioni 485 mila) ha subito nell’arco della vita ricatti sessuali sul lavoro o molestie in senso lato come pedinamento, esibizionismo, telefonate oscene, molestie verbali e fisiche.

Considerando solo il mondo del lavoro, sono un milione 224 mila le donne che hanno subito molestie o ricatti, pari all’8,5 per cento delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione.
Le molestie rappresentano il 31,2 per cento di queste situazioni, mentre i ricatti e le richieste di disponibilità costituiscono il restante 68,8 per cento, con una quota di circa il 35 per cento costituito dalle sole richieste di disponibilità sessuale.

Spesso ribellarsi a queste situazioni è difficile, sia perché il precariato diffuso rende le donne ancora più ricattabili sia perché il senso di vergogna e la paura di non essere prese sul serio hanno spesso un effetto paralizzante. Del resto (ed è anche cronaca di questi giorni) viviamo ancora in un paese in cui si giustifica ancora come una banale “stupidaggine” un gesto o una frase a sfondo sessuale.

In ogni caso, noi ricordiamo che a Verona è presente la Consigliera provinciale di parità, alla quale è possibile rivolgersi in caso di molestie, discriminazioni e mobbing, chiamando il numero 0459288885 (per ulteriori informazioni puoi consultare la scheda informativa elaborata dal Coordinamento donne Cisl).

 

 


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