Legge di Stabilità e Previdenza un intervento che "rottama" il futuro


Parola a Andrea Tomat e a Maurizio Doppio, presidente e vice di Solidarietà Veneto

Sintesi delle dichiarazioni di Andrea Tomat, Presidente di Solidarietà Veneto, e Maurizio Doppio, Vicepresidente del Fondo Solidarietà Veneto

TFR IN BUSTA. Riguardo al “TFR in busta” molto si è detto: l’iniziativa colpisce il “motore” dei Fondi Pensione e rischia di buttare all’aria vent’anni di progettualità ed innovazione. Se si vuole dare al lavoratore la possibilità di scegliere, questa dovrebbe essere affiancata dall’informazione chiara e completa, soprattutto per i più giovani.

AUMENTO TASSAZIONE RENDIMENTI. Sull’ipotesi di aumento della tassazione dei rendimenti dei fondi pensione, lavoratori ed aziende ci manifestano, con uno stillicidio di mail e telefonate, che condividiamo profondamente, crescente sfiducia nella stabilità del sistema. Si ha la sensazione di un “tradimento” da parte delle istituzioni o, come qualcuno ci indica, di un “furto del futuro”.

DANNO E BEFFA. La previdenza complementare non è un risparmio come tutti gli altri: l’incremento di tassazione non va a colpire un “surplus”! I lavoratori, scegliendo i fondi pensione negoziali, hanno rinunciato ad una quota di reddito attuale (contrattato), per integrare la futura pensione che “non c’è più”. Lungimiranti e penalizzati: danno e beffa.

SALVIAMO IL FUTURO. Per dare spazio a queste opinioni, che riceviamo ogni giorno, abbiamo inaugurato “Salviamo il futuro”: un luogo virtuale, raggiungibile attraverso il web e i social network, dove ognuno può esprimere la propria opinione sulle scelte del Governo, presentare le proposte e dire tutto ciò che ritiene utile ad alimentare un proficuo, e necessario, dibattito sul tema. Vedi: www.solidarietaveneto.it/salviamoilfuturo

PRONTI AL CONFRONTO. Siamo delusi, ma confidiamo nel dibattito che sarà sviluppato nelle sedi istituzionali. Rottamiamo pure ciò che non è più attuale, ma se la rottamazione, come sta accadendo, riguarda il futuro dei giovani, allora è il momento di fermarsi, riflettere e riprogrammare. Noi siamo pronti al confronto.

Seguono:    INTERVENTO COMPLETO

PRINCIPALI DATI STATISTICI DI SOLIDARIETÀ VENETO

Intervento completo della Presidenza

Nel disegno di legge si ipotizzano due interventi che potrebbero impattare sulla previdenza complementare: il Tfr in busta paga e l’incremento della tassazione sui rendimenti dei fondi pensione.

Riguardo al “TFR in busta” molto si è detto: l’iniziativa colpisce il “motore” dei Fondi Pensione e rischia di buttare all’aria vent’anni di progettualità ed innovazione. Se si vuole dare al lavoratore la possibilità di scegliere, questa dovrebbe essere affiancata dall’informazione chiara e completa, soprattutto per i più giovani. Per questo chiediamo al Governo di dar corso alle previsioni di legge riguardo all’educazione previdenziale. Una campagna informativa sulle possibilità di “utilizzo” del Tfr e delle relative implicazioni (previdenziali, fiscali e di risparmio) non è solo utile: è improrogabile.

Dai giovani partiamo per commentare l’altra novità: il paventato incremento dall’11,5% al 20% dell’aliquota sui rendimenti dei Fondi (che segue quello dall’11% all’11,5% dello scorso giugno) realizza un radicale e sorprendente cambio di impostazione rispetto agli ultimi vent’anni.

Lavoratori ed aziende ci manifestano, con uno stillicidio di mail e telefonate, che condividiamo profondamente, crescente sfiducia nella stabilità del sistema. Si ha la sensazione di un “tradimento” da parte delle istituzioni o, come qualcuno ci indica, di un “furto del futuro”. Per dare spazio a queste opinioni, che riceviamo ogni giorno, stiamo inaugurando “Salviamo il futuro”: un luogo virtuale, raggiungibile attraverso il web e i social network, dove ognuno potrà esprimere la propria opinione, presentare le proposte e dire tutto ciò che ritiene utile ad alimentare un proficuo, e necessario, dibattito sul tema.

La legge (Dlgs 252/05) e, ancor prima, il buon senso (finanziario), affidano ai Fondi Pensione il ruolo di strumento dedicato al risparmio di lungo periodo (e di benessere collettivo futuro). In tale contesto crediamo siano miopi disposizioni che vanno ad alimentare la percezione di instabilità. Evidenziamo quindi al Governo che la previdenza complementare non è un risparmio come tutti gli altri: l’incremento di tassazione non va a colpire un “surplus”! I lavoratori, scegliendo i fondi pensione negoziali, hanno rinunciato ad una quota di reddito attuale (contrattato), per integrare la futura pensione che “non c’è più”. Lungimiranti e penalizzati: danno e beffa.

Crediamo che il mantenimento dell’aliquota all’11% sia irrinunciabile, l’abbiamo evidenziato anche alle Parti Istitutive del Fondo. Se le proposte della legge di stabilità fossero dei “pungoli” per spingerci ad innovare, noi accettiamo la sfida: abbiamo pronte alternative che auspichiamo vengano valutate.

Siamo delusi, ma confidiamo nel dibattito che sarà sviluppato nelle sedi istituzionali. Auspichiamo un lavoro lungimirante e di strategia nel quale la previdenza complementare, non a parole, ma con i fatti, possa essere costruzione di futuro, per i giovani, per il nostro paese. Rottamiamo pure ciò che non è più attuale, ma se la rottamazione riguarda il futuro dei giovani, allora è il momento di fermarsi, riflettere e riprogrammare.

Noi siamo pronti al confronto.

 

Andrea Tomat Presidente

Maurizio Doppio Vicepresidente

Principali dati statistici

Chi può iscriversi

I lavoratori dipendenti di tutti i settori dell’industria, della piccola industria e dell’artigianato, gli operai agricoli e florovivaisti, gli imprenditori artigiani e loro collaboratori familiari, i lavoratori atipici (co.co.co. e co.co.pro.), i lavoratori interinali, i liberi professionisti senza cassa previdenziale, gli associati in partecipazione, i coltivatori diretti e i familiari a carico degli iscritti.

Gli associati

Attualmente Solidarietà Veneto conta 47.800 lavoratori associati di circa 5.800 aziende del Veneto.

La provincia con il maggior numero di iscritti è Vicenza (30%), seguita da Treviso (28%) e Padova (14%). Completano il quadro la provincia di Venezia con il 12% degli associati, Belluno con l’11%, Verona con il 4% e Rovigo con l’1%.

L’età media degli associati del Veneto è di poco inferiore ai 43 anni; tra gli uomini l’età media è di circa 43 anni, mentre è di poco superiore ai 42 anni tra le donne.

L’iscritta più giovane è la piccola Annalisa, della provincia di Treviso, nata a maggio 2014 e già iscritta al fondo pensione. Interessante, in questo ambito, la dinamica che stiamo osservando; ad oggi i “soggetti fiscalmente a carico” iscritti al fondo rappresentano quasi il 2% del totale; un numero quasi raddoppiato rispetto alla fine tra il 2012 e il 2013 e il cui trend è confermato anche nell’anno in corso.

I settori

In Veneto, le aziende associate a Solidarietà Veneto sono circa 5.800. Tra le aziende, il settore più rappresentato è quello METALMECCANICO, con il 47%, seguono LEGNO – COSTRUZIONI con il 17%, il settore MODA con l’11%, il CHIMICO – GOMMA – PLASTICA con il 6%, l’ALIMENTARE e il GRAFICO con il 4% ciascuno. Il 34% delle aziende associate opera nella provincia di Vicenza.

Il patrimonio

Il patrimonio complessivo gestito è pari a circa 827.300.000 di euro, così suddiviso tra i quattro comparti :

Comparto Investimento Tempo dell’investimento Patrimonio gestito
GARANTITO TFRComparto con garanzia 95% obbligazionario Euro5% azionario Circa 3 anni al pensionamento 84.900.000 €
PRUDENTE 85% obbligazionario Europa10% azionario socialmente responsabile5% obbligazionario corporate “territoriale” Circa 6 anni al pensionamento 208.200.000 €
REDDITO 70% obbligazionario Europa25% azionario mondo5% obbligazionario corporate “territoriale” Circa 10 anni al pensionamento 419.100.000 €
DINAMICO 50% azionario mondo45% obbligazionario Europa5% obbligazionario corporate “territoriale” Circa 15 anni al pensionamento 115.200.000 €

I rendimenti al 30/09/2014

Comparto Rendimento netto 2014 Rendimento nettocumulato 10 anni Rendimento medio annuo netto (10 anni)
GARANTITO TFR + 7,33% Avviato a luglio 2007 Avviato a luglio 2007
PRUDENTE + 5,28% + 42,06% + 3,57%
REDDITO + 5,64% + 44,42% + 3,74%
DINAMICO + 5,52% + 59,73% + 4,79%
TFR “IN AZIENDA” + 1,25% + 28,39% + 2,53%

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