Stretta sui voucher, obbligo di comunicazione preventiva per i datori di lavoro


Jobs Act, governo vara la stretta sui voucher: obbligo di comunicazione preventiva per i datori di lavoro

Arrivano la stretta sui voucher e l’estensione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto correttivo del Jobs act, dando l’ok definitivo alla tracciabilità dei cosiddetti “buoni lavoro” destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio (utilizzati in diversi settori, dal turismo all’agricoltura), del valore nominale di 10 euro. Per le aree di crisi complessa, viene invece prevista la possibilità di accordare 12 mesi in più di cassa integrazione straordinaria.

L’utilizzo dei voucher, nati per le prestazioni di lavoro saltuarie o accessorie, è andato crescendo continuamente negli ultimi due anni, raggiungendo dimensioni quasi patologiche. I sindacati ne denunciano da tempo un uso distorto che spesso nasconde forme di sfruttamento e di lavoro nero. Ora il decreto approvato dal Consiglio dei ministri fissa l’obbligo per il datore di lavoro di comunicare all’Ispettorato del lavoro, mediante sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione di lavoro accessorio, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione stessa.

La disciplina è modificata per l’agricoltura: in questo settore, i committenti sono tenuti a comunicare, nello stesso termine e con le stesse modalità, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione di lavoro accessorio con riferimento a un arco temporale non superiore a 3 giorni (non più a 7 giorni, come inizialmente previsto nello schema del decreto correttivo approvato in via preliminare a giugno).

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