Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, convertire il decreto legge


Il segretario generale della Cisl del Veneto, Onofrio Rota, e il segretario generale di First Cisl, Giulio Romani, hanno rivolto un appello ai parlamentari, al presidente del Consiglio regionale e al presidente della Giunta regionale del Veneto per invitarli ad operare perchè il decreto-legge n.99 venga rapidamente convertito in legge.

“La Cisl e la First Cisl, la Federazione dei lavoratori bancari aderenti alla Cisl, come molte altre organizzazioni venete del lavoro e dell’impresa, hanno già espresso la loro soddisfazione per l’intervento del governo che ha ottenuto il via libera dalla Commissione Europea e che rappresenta l’unica soluzione capace di dare una risposta efficace alla crisi delle Popolari venete e di contenerne gli effetti devastanti per l’economia locale, l’occupazione diretta (i dipendenti di Veneto Banca e di Banca Popolare di Vicenza) ed indiretta (i lavoratori delle aziende con forti esposizione finanziaria nei due istituti di credito) e, non ultimi, i risparmiatori”, si legge nell’appello.

Ecco il testo completo, presentato ieri nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella sede Cisl di Mestre.

Ai Parlamentari
Al Presidente del Consiglio Regionale
Al Presidente della Giunta Regionale
del Veneto
Loro sedi istituzionali

Venezia, Mestre 3 luglio 2017

Già dallo scorso 28 giugno si è avviato l’iter parlamentare per la conversione in legge del decreto-legge 25 giugno 2017, n.99 con le disposizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A.

La Cisl e la First Cisl, la Federazione dei lavoratori bancari aderenti alla Cisl, come molte altre organizzazioni venete del lavoro e dell’impresa, hanno già espresso la loro soddisfazione per l’intervento del governo che ha ottenuto il via libera dalla Commissione Europea e che rappresenta l’unica soluzione capace di dare una risposta efficace alla crisi delle Popolari venete e di contenerne gli effetti devastanti per l’economia locale, l’occupazione diretta (i dipendenti di Veneto Banca e di Banca Popolare di Vicenza) ed indiretta (i lavoratori delle aziende con forti esposizione finanziaria nei due istituti di credito) e, non ultimi, i risparmiatori.

Pur avendo gli organi di informazione diffuso ripetutamente i dati relativi al perimetro economico ed occupazionale coperto dalle due Popolari riteniamo comunque opportuno ribadire che i posti di lavoro in gioco sono (solo quelli diretti) oltre 11mila e che l’impegno finanziario complessivo è stato calcolato attorno ai 50 miliardi di euro, pari a poco meno della metà del PIL regionale annuo.

Il crack di Veneto Banca e BPVI comporterebbe quindi effetti disastrosi sull’economia e sull’occupazione veneta, cancellando tutti gli effetti della ripresa in atto e riportandoci ai tempi più difficili della crisi passata.

Come ha poi evidenziato lo stesso Presidente della Repubblica, durante la sua visita in Canada, il salvataggio delle Popolari venete, attivato dal governo con il decreto-legge n.99, ha messo in sicurezza l’intero sistema bancario nazionale, dando così sostegno ad una ripresa che si sta rafforzando. Il Presidente Mattarella ha anche sottolineato come, nell’insieme degli interventi disposti verso le banche in crisi, l’impegno finanziario dell’Italia sia stato molto minore di quello sul quale si sono esposti altri Paesi europei.

In considerazione di questi fatti, nel rispetto delle specifiche e diverse posizioni di merito e, più in generale, nei rapporti con il governo in carica, vi chiediamo di operare nell’ambito delle vostre competenze e sedi istituzionali affinché il decreto-legge n.99 venga rapidamente convertito in legge nella sua versione integrale e quindi in coerenza con le pattuizioni vincolanti concordate con il Gruppo Intesa Sanpaolo.

Cordiali saluti.

Il Segretario generale
USR Cisl Veneto
Onofrio Rota

Il Segretario generale
First Cisl
Giulio Romani

 

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